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La Città di Torino annuncia nel 1936 un concorso per la costruzione di una sede che ospiti rassegne di moda. Si aggiudica la gara l’Architetto Ettore Sottsass Senior (1892 - 1953) insieme all’impresa Ferraris e Bellardo di Torino. Iniziano i lavori in Corso Massimo d’Azeglio, in un’area precedentemente occupata da vecchi padiglioni realizzati in occasione dell’Esposizione Internazionale del 1911.
Il progetto viene completato e inaugurato nel Luglio del 1938 con il nome di Palazzo della Moda. Il complesso comprendeva tre nuclei principali sviluppati attorno a una corte interna: il salone espositivo con l’imponente atrio, un corpo a pianta circolare che ospitava un ristorante e, a sud, il teatro da duemila posti a sedere che, con il suo monumentale portale, fungeva da diaframma permeabile tra la città e il suo parco.
Il Palazzo della Moda, che ospita la sede dell’Ente Nazionale della Moda e i relativi magazzini, viene colpito dai bombardamenti effettuati dalla RAF tra 1942 e il 1943. I bombardamenti causarono gravi danni alla copertura del tetto e lesioni agli infissi della struttura. © Archivio Storico della Città di Torino/Archivio Storico Vigili del Fuoco
Nel dopoguerra la struttura subisce diverse trasformazioni. Nella parte danneggiata, l’architetto Carlo Biscaretti di Ruffia (1879-1959) innesta un complesso di sale e saloni. Il grande salone centrale, realizzato dal progettista delle opere in cemento armato Ingegner Pier Luigi Nervi (1891-1979) è contraddistinto da una copertura a volta ondulata, edificata con elementi in ferro cementati fabbricati in serie e resi solidali tra loro. La caratteristica principale di tutte le strutture portanti del Palazzo delle Esposizioni, oltre all’utilizzo di nuovi procedimenti esecutivi, è l’espressività architettonica derivata dalla sincera denuncia delle forme statiche e costruttive. Il 15 settembre 1948 il Presidente Einaudi inaugura per il XXXI Salone dell’automobile il Palazzo delle Esposizioni.
Nel dopoguerra la struttura subisce diverse trasformazioni. Nella parte danneggiata, l’architetto Carlo Biscaretti di Ruffia (1879-1959) innesta un complesso di sale e saloni. Il grande salone centrale, realizzato dal progettista delle opere in cemento armato Ingegner Pier Luigi Nervi (1891-1979) è contraddistinto da una copertura a volta ondulata, edificata con elementi in ferro cementati fabbricati in serie e resi solidali tra loro. La caratteristica principale di tutte le strutture portanti del Palazzo delle Esposizioni, oltre all’utilizzo di nuovi procedimenti esecutivi, è l’espressività architettonica derivata dalla sincera denuncia delle forme statiche e costruttive. Il 15 settembre 1948 il Presidente Einaudi inaugura per il XXXI Salone dell’automobile il Palazzo delle Esposizioni.
Nel 1952 apre una pista di pattinaggio nel Padiglione 3 di Torino Esposizioni. Ideata e realizzata dall’Ingegnere A.Vaccaneo, capo dei servizi termotecnici della Fiat, affinché i pattinatori torinesi potessero così rinnovare le gioiose tradizioni. © Archivio Storico della Città di Torino
Nel 1960 ulteriori modifiche al complesso trasformano pressoché radicalmente il progetto iniziale dell’Architetto Sottsass. All’estremità nord del complesso fieristico viene infatti realizzato un salone sotterraneo, l’attuale Padiglione 5, dall’Ingegnere Riccardo Morandi, costituito da una volta senza appoggi intermedi, intessuta da strutture in cemento armato intrecciate fra loro. © 2020 Isolarchitetti srl
’60 - ‘70 - ‘80: Intensamente utilizzato come polo fieristico della Città: Salone dell’automobile, Salone della Montagna, le prime edizioni del Salone del libro, il Salone della Tecnica e il SAMIA (Salone Mercato Internazionale dell’Abbigliamento), sono alcune delle importanti Fiere Internazionali che tra gli anni ‘60, ‘70 e ‘80 vengono realizzate nei padiglioni di Torino Esposizioni. A partire dal 1989 l’attività fieristica si sposta al Lingotto.
2001-2002: Negli anni 2001 e 2002 viene realizzata Artissima, fiera internazionale d’arte contemporanea nella quale vengono presentate gallerie che si caratterizzano per la qualità delle proposte con una ricca serie di eventi e iniziative collaterali.
Torino ospita nel 2006 i XX Giochi Olimpici Invernali e Torino Esposizioni, insieme al PalaIsozaki, diventa sede dell’hockey su ghiaccio. Si tratta però di un impianto provvisorio allestito all’interno del Padiglione Giovanni Agnelli, attuale Padiglione 2. La capienza è di cinquemilaottocento spettatori. L’allestimento viene utilizzato ancora durante le Paralimpiadi di marzo 2006.
Tra il 2006 e il 2007, la GAM presenta negli spazi di Torino Esposizioni “MUSEO MUSEO MUSEO”, una selezione di oltre 250 opere di arte contemporanea acquisite dalla GAM negli ultimi otto anni. MUSEO MUSEO MUSEO. 1998-2006 Duecentocinquanta nuove opere per la GAM, Torino, Torino Esposizioni, 8 novembre 2006 – 7 gennaio 2007 (prorogata al 27 gennaio 2007), a cura di P.G. Castagnoli Torino, Archivio Fotografico della Fondazione Torino Musei. Foto Bruna Biamino
Nel Padiglione 1 di Torino Esposizioni, che rappresenta l’accesso privilegiato all’intero Complesso di Torino Esposizioni con il suo monumentale vestibolo d’ingresso, vengono realizzate una serie di aule didattiche dell’Università degli Studi di Torino, impiegate innanzitutto dalla Scuola di Studi Umanistici.
2015 - 2016: Il Padiglione 2 (Padiglione Giovanni Agnelli) ospita l’undicesima e la dodicesima edizione di Paratissima Art Fair.
La Getty Foundation di Los Angeles inserisce Torino Esposizioni tra i capolavori di architettura mondiale del XX secolo. La Fondazione assegna una borsa di 200mila dollari al Politecnico di Torino, capofila del lavoro internazionale per la conservazione dell’ex complesso fieristico.